Ciliegie italiane
La ciliegia è stata introdotta in Italia nel II secolo a.C. dal generale romano Lucullo che diede ordine ai suoi legionari di portare a Roma le “ciliegie dolci”, che da quel momento hanno sostituito le più aspre amarene.
Oggi la coltivazione di questo frutto è diffusa in tutto il pianeta ed il 75% del raccolto mondiale si produce in Europa.
Le ciliegie sono dotate di vitamine A, B e C, sali minerali e oligoelementi preziosi: il fatto che siano praticamente prive di grassi e proteine le rende uno spuntino sano e poco calorico, oltre che un valido alleato della bellezza grazie alla presenza di antociani, che rallentano l’invecchiamento cellulare.
Alcuni studi attribuiscono alle ciliegie importanti effetti terapeutici nei confronti delle infiammazioni alle articolazioni; inoltre una dieta ricca di questi frutti, riduce gli attacchi di cuore e le malattie cardiovascolari.
I gustosi frutti rossi sono inoltre depurativi del sangue e disintossicanti, drenanti del fegato e delle tossine, antinfettivi, antibatterici e lassativi.
La tradizione vuole che le ciliegie si mangino entro il giorno di San Giovanni, il 24 giugno: superata questa data, con il caldo afoso e l’eccessiva maturazione, possono facilmente ospitare piccoli vermetti bianchi, detti appunto “giovannini”.
Perciò, sbrigatevi ad acquistarle! Avrete a disposizione un vero e proprio elisir di lunga vita.
