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Vino Prosecco DOC senza solfiti 0,75L biologico



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Vino Prosecco DOC della Valdobbiadene, biologico, senza solfiti, da 0,75L, dalla migliore azienda di produzione biologica di Prosecco, GIOL.

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CARATTERISTICHE

Più coinvolgente e ricco di altri vini frizzanti prodotti con Metodo Charmat, questo Prosecco prodotto con Metodo Sur Lie ci offre un panorama di sensazioni molto più ampio e mutevole. I profumi, infatti, evolvono moltissimo nel tempo grazie al contatto prolungato con i lieviti presenti nel fondo: dalle note fresche tipiche del Prosecco di fine fermentazione si passa via via a note sempre più complesse di crosta di pane e polpa di pesca. Così come i sapori che inizialmente gentili e fruttati mutano con i mesi verso un gusto maggiormente complesso, più asciutto e piacevolmente amarognolo. Il miglior periodo per il consumo va da Luglio e Dicembre dell’anno successivo alla vendemmia. Consigliamo di servirlo con attenzione evitando di versare il fondo nel bicchiere per meglio apprezzarne le qualità. Si abbina a risotti a base di pesce ed erbe.

SCHEDA TECNICA

varietà Glera (Prosecco)

Denominazione Denominazione di Origine Controllata Treviso

Anno d’impianto 2004/2008

Terreno argilloso-limoso a scheletro prevalente/ sabbioso-limoso

Sesto d’impianto 1,00 x 2,80

Potatura sylvoz

Resa/ettaro 14 t

Alcool 11,00 % vol.

Zuccheri residui 0 g/l

Acidità 4.75 g/l

Ph 3.40

Pressione 2.5 bar

VINIFICAZIONE

Questo vino è pura spremuta di uva biologica, non viene manipolato ma rispettato e fatto maturare naturalmente. E’ quanto di più integro è possibile ottenere con la nostra conoscenza e l’esperienza secolare frutto di innumerevoli generazioni. Curiamo ogni fase della lavorazione: questo ci permette di non aggiungere solfiti responsabili del mal di testa e altri sintomi allergici. Il sur lie è metodo antico. A primavera il vino viene imbottigliato e rifermenta in bottiglia: i lieviti rimangono nel fondo e qui nascono profumi e gusti inconfondibili, vera espressione di un vino puro ed integro.cniche tradizionali per valorizzare la storia secolare di quest’uva inconfondibile. 

VINI SENZA SOLFITI AGGIUNTI.

I solfiti possono aiutare a preservare il vino dall'ossidazione e dagli attacchi batterici, ecco perché vengono usati abitualmente in vinificazione, durante l'affinamento e durante l'imbottigliamento.

Purtroppo hanno enormi effetti negativi che superano, e di molto, i benefici:
• interferiscono con gli autentici profumi ed il gusto dei vini;
• rallentano la maturazione degli aromi;
• aggrediscono le papille olfattive e gustative rovinando l'assaggio e lasciando un retrogusto amaro;
• possono causare reazioni allergiche o di intolleranza.

I vini di alta qualità, come i nostri, sono migliori se prodotti senza l'utilizzo di solfiti perché:
• hanno profumi più autentici;
• sono più piacevoli in bocca;
• sono più digeribili.

Ma quanto durano questi vini?
Da uno a due anni in base alla varietà. Hai tutto il tempo di gustarli prima.
Produrre ottimi vini senza conservanti è realtà: scegli anche tu il gusto!

NON ESISTONO VINI SENZA SOLFITI

Durante la fermentazione i lieviti producono solfiti anche se in dosi generalmente molto inferiori a quelle aggiunte dall'enologo. Dunque, se anche quest'ultimo decidesse di non aggiungerne una piccola quantità nel vino ce ne sarà ugualmente. L'abilità sta nel creare le condizioni (igiene dell'uve e nella cantina, tempi e temperature di vinificazione, selezione di lieviti poco produttori di solfiti, ... ) per le quali se ne formi la minor quantità possibile.

In etichetta trovi spesso l'indicazione "contiene solfiti". Non sui nostri. Perché?
La legge obbliga ad inserirla se la quantità complessiva di solfiti presente in bottiglia (aggiunti + spontanei) supera i 10 mg/litri (quantità peraltro molto bassa!).
Le dosi abitualmente aggiunte dagli enologi durante le varie fasi di lavoro sono di solito superiori a 100 mg/litro. È comunque vietata la vendita di vini che ne contengano oltre 250 mg/lt perché oltre questa dose sono notevolmente dannosi alla salute.

Su tutti i nostri 4 vini senza solfiti aggiunti siamo di molto al di sotto dei 10 mg/lt: ecco perché non dobbiamo inserire questa indicazione in etichetta.

Lo stesso lievito produce diverse quantità in base alle condizioni in cui è costretto a riprodursi: uve poco sane, temperature di fermentazione sbagliate, una scarsa igiene in cantina sono alcune delle condizioni che aiutano i lieviti a produrre più solfiti. Ecco perché alcuni produttori sono così ossessionati dalla pulizia e dai tempi di lavorazione delle uve e dei mosti.

La scelta del tappo è essenziale per preservare la qualità del vino dopo l'imbottigliamento. Il tappo di sughero è una pessima soluzione perché può essere causa di cattivi odori, ha un enorme impatto ambientale ed è fonte costante di ossidazione. Ecco perché abbiamo scelto per i vini fermi il tappo in alluminio: minor passaggio di ossigeno, nessun cattivo odore ed è riciclabile all'infinito senza scarti.
Fai anche tu la scelta giusta: non rinunciare al gusto!

Scheda tecnica

Imballaggio antirottura
olio e vino
Bottiglia da
0,75

Riferimenti Specifici