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Churros alle Mele senza burro del Contadino Online

Churros alle Mele senza burro del Contadino Online:

una ricetta facile, veloce per una merenda spaziale e colorata!

Ingredienti

Procedimento

  • Prendiamo una terrina e mettiamo uova, miele, farina di farro e acqua. Mescoliamo bene fino ad amalgamare il tutto: attenzione non ci devono essere grumi! Mettiamo da parte
  • Prendiamo le mele e tagliatele a spicchi, leviamo i semi e facciamole a cubetti molto piccoli. Aggiungiamo i cubetti di mele al preparato fatto prima e mescoliamo.
  • Prendiamo una pentola abbastanza profonda e versiamo l’olio di semi e facciamolo andare a fuoco alto, così che l’olio si scaldi per bene.
  • Mentre aspettiamo che l’olio si scaldi, travasiamo il nostro preparato nella sac à poche.
  • Una volta che l’olio è caldo, partiamo: schiacciando con cautela la sac à poche formiamo questi bastoncini che andranno direttamente nell’olio. Li facciamo friggere per bene, fino a quando diventano belli dorati.
  • Scoliamo e mettiamo da parte su un piatto con un po’ di carta assorbente da cucina.
  • Infine prendiamo un piatto, ci mettiamo lo zucchero e rotoliamo i nostri churros alle mele dentro allo zucchero. La tua merenda è pronta per essere servita e gustata!

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Pere al forno con zola e mandorle: la ricetta del Contadino

Ricetta Pere al forno con zola e mandorle

una ricetta che noi dello staff amiamo particolarmente: d’altronde si sa che le pere sono un ingrediente che si sposa benissimo con il formaggi, ma pere e zola sono la fine del mondo.

Ingredienti per 4 persone:

Procedimento per la ricetta pere e zola:

1. Per prima cosa preparate la riduzione al vino rosso: mescolate la maizena all’acqua.

2. In un pentolino versate il vino rosso e sciogliete dentro lo zucchero.

3. Mettete sul fuoco e aggiungete il composto alla maizena. Lasciate cuocere fino a che la riduzione non si addensa, poi mettete da parte.

4. Sbucciare le pere, tagliarle a metà e togliere il torsolo centrale.

5. Posizionatele in una teglia da forno e aggiungete sopra il gorgonzola a cubetti e le mandorle tagliate grossolanamente.

6. Fate cuocere circa 20 minuti a 180 gradi e prima di servire cospargete la riduzione al vino rosso ancora tiepida.

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Frittelle di Finocchi e Parmigiano: la ricetta originale del Contadino

Frittelle di Finocchi e Parmigiano: la ricetta del Contadino

Ingredienti per 4 persone:

Procedimento per la ricetta delle frittelle con finocchi e parmigiano

  • Tagliate i finocchi a fette e cuoceteli in acqua bollente per una ventina di minuti. Poi scolateli e fateli a piccoli pezzi.
  • Metteteli in una terrina e aggiungete del sale, l’uovo e il Parmigiano Reggiano. Mescolate tutto bene.
  • Scaldate l’olio una casseruola capiente e friggete le vostre frittelle ai finocchi. Prima di servire aggiustate di sale.

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Torta caprese con castagne e cacao: la ricetta veloce del Contadino

Torta con castagne e cacao: la ricetta facile e veloce del Contadino

L’autunno è una stagione fantastica proprio perché ci dona tantissimi frutti particolari come le castagne. Con le nostre castagne 100% italiane vi proponiamo un dolce, che noi dello staff amiamo follemente: ecco qui la ricetta della torta caprese con castagne e cacao.

Ingredienti della ricetta:

Procedimento della ricetta torta caprese con castagne e cacao

  • Incidete le castagne e cuocetele in acqua bollente per 20-25 minuti;
  • scolatele, tagliatele a metà ed estraete l’interno con l’aiuto di un cucchiaino. Mettete tutto in una terrina, insieme alle mandorle tritate.
  • Aggiungete il burro a temperatura ambiente e il miele. Mescolate bene, incorporate le uova e amalgamate il tutto. Alla fine aggiungete il cacao e un pizzico di sale.
  • Mettete il composto negli stampini e infornate a 180 gradi, forno statico per 25 minuti. Servite cospargendo di zucchero a velo e miele

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Le migliori ricette con i Pomodori San Marzano

Il Pomodoro San Marzano è uno dei prodotti tipicamente italiani che rientra nella nostra cultura e tradizione culinaria da secoli: è per questo che non possono assolutamente mancare delle ricette facili e veloci con i nostri rossissimi e succosissimi Pomodori San Marzano.

Il Pomodoro San Marzano è comunemente conosciuto come dell’Agro Sarnese-Nocerino DOP, perché originario di quella zona e presenta una forma allungata, un colore rosso tipico della varietà, una cuticola facilmente staccabile ed una ridotta quantità di semi. Il sapore è tipicamente agrodolce. La zona di produzione originaria del Pomodoro San Marzano dell’Agro Sarnese-Nocerino DOP si estende a molti comuni delle province di Napoli, Salerno ed Avellino. É però importante sapere che ormai questo pomodoro viene coltivato in quasi tutto il Sud Italia: infatti lo possiamo trovare in diverse regioni, come ad esempio in Sicilia e Puglia.

Ricetta delle bruschette al pomodoro San Marzano e Burrata

Ingredienti:

Procedimento:

Per prima cosa preparate la salsa di pomodoro San Marzano, lavate i pomodori, togliete la parte altra e incidete una croce nella parte finale.

Buttateli in acqua bollente per qualche minuto e nel frattempo lavate  la rucola, mettetela nel boccale del mini pimer insieme all’olio e a un paio di cucchiai di acqua di cottura dei pomodori. Frullate, salate, pepate e il pesto è pronto!

Togliete i pomodori dal fuoco e metteteli sotto l’acqua fredda. Tagliateli a cubetti e metteteli in padella con olio, sale e pepe e lasciateli cuocere qualche minuto.

Ora fate tostare leggermente il pane e poi componete le vostre bruschette aggiungendo sulle fette l’olio, la salsa, la burrata e il pesto di rucola. Spolverate con il pepe e servite.

 

Ricetta della passata di pomodori San Marzano

passata-di-pomodoro-ricetta-originale

La passata di pomodoro è una delle conserve fatte in casa della tradizione insieme a quella dei pomodori pelati. É una ricetta fatta specialmente nelle regioni del Sud, dove il suo largo uso quotidiano ne ha fatto la regina delle conserve, resa ancora più speciale dal suo inconfondibile sapore mediterraneo. Una ricetta che quindi non può mancare nel nostro ricettario 100% italiano!

Ingredienti per 750g di salsa:

Procedimento

      1. Lavare molto bene i pomodori ed eliminare i piccioli;
      2. Tagliare a metà ogni pomodoro, nel senso della lunghezza;
      3. Mettere i pomodori in una pentola capiente lasciarli appassire a fuoco basso, per circa 30 minuti girandoli di tanto in tanto;
      4. Quando i pomodori saranno ben appassiti, aggiungere il sale e mescolare;
      5. Passare pochi pomodori per volta con un passaverdure;
      6. Raccogliere la passata in una ciotola e la passata è pronta: si può scegliere se conservarla o utilizzarla subito!

Pomodori San Marzano secchi sott’olio: la ricetta originale

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Ingredienti per 300g

Procedimento

      1. Lavare i pomodori tagliarli a metà nel senso della lunghezza.
      2. Sistemarli ordinatamente su una leccarda ricoperta da carta da forno e cospargerli con un po’ di sale, lo zucchero e un filo d’olio
      3. Lasciare nel forno statico a 120 gradi per 8-10 ore 3.
      4. Controllare di tanto in tanto e togliere dal forno quelli che si seccheranno prima degli altri
      5. Una volta secchi togliere dal forno la teglia e lasciarli raffreddare su una gratella
      6. Mentre i pomodori si raffreddano, procedere alla sanificazione dei barattoli e dei tappi, come indicato nelle linee guida del Ministero della Salute.

        pomodori-secchi-sottolio

      7. Lasciare asciugare i barattoli su un canovaccio pulito.
      8. Invasate i pomodori secchi sistemandoli a strati, aggiungendo un po’ d’olio extravergine di oliva e pressandoli un po’.
      9. Proseguire con gli strati e infine ricoprire completamente d’olio, avendo cura di lasciare 2 centimetri di spazio dal bordo del barattolo. In caso si siano formate bolle d’aria all’interno, muovete leggermente il vaso per farle uscire: l’olio deve distribuirsi in modo uniforme nel vaso. Sistemate il pressello in modo da tenere fermi i pomodori. Se utilizzate barattoli con tappo a vite, avvitate bene ma senza stringere troppo.
      10. A questo punto passare alla bollitura dei vasetti, ovvero la pastorizzazione, seguendo le indicazioni riportate nelle linee guida del Ministero della Salute . Se utilizzate barattoli con tappi a vite, una volta che i barattoli si saranno raffreddati verificate se il sottovuoto è avvenuto correttamente: potete premere al centro del tappo e, se non sentirete il classico “click-clack”, il sottovuoto sarà avvenuto. Se dopo la ribollitura doveste notare la formazione di piccole bollicine d’aria, quando il barattolo è ancora caldo battetelo delicatamente su un piano, in modo da far risalire in superficie le bollicine che poi scompariranno naturalmente. Se utilizzate i barattoli con chiusure a guarnizione in gomma, al momento di consumare i pomodori sott’olio potete fare la prova del sottovuoto tirando l’apposita linguetta: se tirandola produce un rumore secco vuol dire che il contenuto si è conservato con il sottovuoto corretto. Al contrario, se tirando la linguetta la guarnizione risulta “molle”, significa che non si è creato il sottovuoto correttamente ed è meglio non mangiarne il contenuto.

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ANGURIA: VALORI NUTRIZIONALI, PROPRIETÀ, DIETA E RICETTE

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Fichi: varietà, calorie, proprietà e ricetta

Un frutto molto amato tipico dell’estate e del mese di settembre è il fico, di cui esistono tantissime varietà, diverse per forme e colori. I fichi, particolarmente dolci al palato, sono ricchi di proprietà nutrizionali e possono essere consumati sia freschi, quando è stagione, che secchi nel resto dell’anno.

Fichi italiani: le varietà

Il fico è una pianta che si può trovare ovunque perché riesce a sopravvivere a tutte le temperature presenti in tutta la penisola italiana: resiste bene al caldo e alla scarsità di acqua, ma non ama il freddo prolungato. I frutti maturano da inizio giugno ai primi freddi, a seconda delle diverse cultivar. Le varietà di fico coltivate in Italia sono innumerevoli: vi sono fichi bianchi, con buccia che va dal verde al giallo, e fichi neri, con buccia da rosso a marrone a violaceo; alcune varietà sono adatte per il consumo fresco, altre per l’essiccazione.

Le varietà sono tantissime, per questo ne citeremo solo alcune (le più importanti):

  1. Iniziamo dal Dottato (o Ottato/a): è forse il fico più famoso d’Italia, pugliese e perfetto anche per la produzione di fichi secchi.
  2. Sempre pugliese il Fico Melanzana (o Fica maranciana), dalla forma esterna e interna che ricorda l’omonimo ortaggio, polpa bianco-violacea e il sapore delicato e gustoso.
  3. E ancora il Fico Processotto, verde chiaro dalla forma a trottola e la polpa rosso vivo, maturazione tardiva fino a metà ottobre.
  4. Il Collummu Nero, pelle color pece e carni rosate. E ancora tipico della zona lo storico e bellissimo Rigato del Salento, la cui genetica regala un colore variegato giallo-verde, simile per striature al Fico Panascé dalle origini francesi e che matura a fine agosto.
  5. Antico e particolare è anche il Fico dall’Osso, piemontese, nero fuori e rosso dentro, con una pelle che si avvolge verso l’interno formando una specie di nocciolo.
  6. Dalla stessa regione arriva il Fico Salame, pelle bianca e polpa rossa, fine e zuccherina soprattutto a fine agosto o settembre.
  7. Veneto è il Fico Segalin (o Seccalino), piccolo asciutto ma dolcissimo; il colore della buccia è verdone.
  8. Tornando a varietà meno rare ma comunque da provare, il verde Fico dell’Abbate (o Albachiara o Panino) giunge a maturazione la prima metà di settembre, è carnoso e dolce ma non mieloso e resistente al trasporto.
  9. Il Fico della Monaca (o della Signura) è anch’esso verde ma con tendenze al viola chiaro, è delicato, ha polpa rosso-arancio non granulosa ed è medio-piccolo

Calorie

I fichi freschi forniscono al nostro organismo cica 50 calorie ogni 100 grammi. Il loro apporto calorico non supera di molto quello di altri frutti freschi. Le calorie aumentano nel caso dei fichi secchi. Tenete conto che, a differenza di fichi freschi, i fichi secchi apportano al nostro corpo 249 calorie ogni 100 grammi di prodotto.

Proprietà e benefici

I fichi sono frutti ricchissimi di fibre, vitamine, zuccheri e minerali che lo valorizzano molto. Infatti possiamo qui sotto elencare tutte le proprietà e benefici che i fichi portano al nostro organismo:

  1. Ricchi di fibre ecco perché spesso sono consigliati a chi soffre di stitichezza o ha problemi intestinali.
  2. Ricchi di zuccheri, vitamine e sali minerali, i fichi possono essere considerati una buona fonte di energia, deliziosa e 100% naturale, da consumare ogni volta che si ha bisogno di un po’ di sprint in più evitando di ripiegare invece su dolci o caffè.
  3. Ottimi per le ossa: sono ricchi di calcio e di altri minerali.
  4. Ricchi di antiossidanti: contribuiscono a mantenere giovani le cellule del nostro corpo e aiutano a prevenire diversi tipi di tumori tra cui seno, colon e prostata.
  5. I fichi sono ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti, per questo aiutano il sistema immunitario a svolgere le sue funzioni
  6. Grazie all’alto contenuto di prebiotici, migliorano la digestione e la flora batterica resta equilibrata

Ricetta gustosa con fichi: fichi ripieni di formaggio e noci

ricetta ideale come aperitivo o antipasto estivo: pronta in 5 minuti!

Ingredienti per 4 persone:

Procedimento

Per prima cosa tagliare i fichi a fette oppure anche a metà, come preferite, poi metteteli da parte.

In una terrina lavorate con la forchetta il formaggio fino a renderlo cremoso. Tagliate l’erba cipollina a piccoli pezzi e aggiungetela al formaggio insieme alla scorza di lime, al sale e al pepe.

Sgusciate le noci. Qui potete scegliere di tenerle intere oppure tritarle a coltello.

Ora potete comporre il vostro aperitivo, mettete sopra i fichi una chenelle di formaggio aromatizzato e cospargete con le noci. I fichi ripieni sono pronti da gustare.

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Sangria Bianca: la ricetta del Contadino-Online

Prepariamo insieme una rinfrescante Sangria Bianca a base di vino bianco e frutta fresca: un ottimo modo per accompagnare gli aperitivi estivi e le cene all’aria aperta. Noi del Contadino infatti lo consigliamo nel periodo delle vacanze e delle feste come Ferragosto. Questo cocktail è diffusissimo in Catalogna ma amato in ogni parte del mondo: è un tripudio di profumi e dolcezza che conquista tutti al primo sorso, ideale per vivacizzare una serata tra amici.

La nostra versione della sangria bianca utilizza tutti prodotti 100% italiani e abbiamo voluto sbizzarrirci con tutte le varietà di pesche e nettarine disponibili in questa stagione. Infatti nella video ricetta troverete tutte le varietà: pesche gialle, pesche bianche, nettarine gialle, nettarine bianche e le pesche piatte (Paraguay). Tutte le pesche che abbiamo utilizzato provengono dall’Emilia-Romagna, patria di questa famiglia. Vediamo quindi alcune curiosità sulle nostre pesche e come fare una sangria bianca, fresca, dissetante ma soprattutto che unisca gli animi durante aperitivi e feste tipicamente estive.

Quali pesche usare per la sangria bianca?

I nostri produttori e agricoltori emiliani-romagnoli sono stati selezionati da noi in base non solo alla qualità e freschezza del prodotto, ma soprattutto in base anche a come lavorano i prodotti e alle tradizioni che mantengono da anni. Infatti tutti questi prodotti sono 100% a lotta integrata e soprattutto di stagione!
L’Emilia-Romagna è una delle regioni più importanti nell’agricoltura in Italia: infatti qui ci sono grosse produzioni di pere (Abate, Kaiser, Williams ecc…), kiwi, fragole, susine.

Il nostro fidato agricoltore è l’azienda agricola Domenico Laghi: una realtà che va avanti da generazioni, fondata da Domenico Laghi e si trova a Forlì.
Questa realtà è presente dal 1982: Domenico Laghi fonda l’azienda ed inizia facendo commercializzazione di frutta e verdura locale e nel ’92 apre la partita IVA (prima non esisteva). Fino a d oggi si sono susseguite le generazioni: prima Monica Laghi, la figlia di Domenico, e da 10 anni ha preso in mano l’azienda Jenny, la figlia di Monica, una delle poche donne nella scena romagnola in questo settore. La Domenico Laghi fa import ed export ed è specializzata nei tipici prodotti di questa zona come: pesche, nettarine, fragole, albicocche e cachi.

Importante quindi dire che per questa fantastica e allegra ricetta della sangria bianca, potrete utilizzare qualsiasi varietà ti pesca o nettarina. L’importante è che vi assicuriate che siano di prima qualità e belle dolci, così da poter dare il giusto gusto al vostro cocktail!

INGREDIENTI della Sangria Bianca del Contadino-Online

  • 1,5 litri di vino bianco
  • 5 pesche
  • 250 g mirtilli
  • 1 limone
  • 10 chiodi di garofano
  • la punta di un cucchiaio di cannella
  • 80 ml di gassosa
  • 30 ml marsala
  • 50 g zucchero di canna

PROCEDIMENTO della Sangria con vino bianco

  1. Mettete in una terrina capiente il marsala e miscelatelo con lo zucchero. Aggiungere il vino e mescolare ancora.
  2. Aggiungete i chiodi di garofano e la cannella. Tagliate le pesche a cubetti e incorporatele al composto, infine mettete anche i mirtilli e la gassosa.
  3. Concludete la ricetta aggiungendo del succo di limone. Lasciate riposare qualche ora in frigorifero e servite la sangria bianca bella fredda.

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ANGURIA: VALORI NUTRIZIONALI, PROPRIETÀ, DIETA E RICETTE

L’anguria è chiamata comunemente anche cocomero, e in botanica prende il nome di Cucumis citrullus o Citrullus vulgaris. L’anguria  fa parte della famiglia delle cucurbitacee, dove troviamo non solo i nostri amati meloni, ma anche tutte le zucchine e le zucche. Si distingue dagli altri frutti per le proprie massicce dimensioni, oltre chiaramente per il peso, che talvolta può raggiungere addirittura i 20 chili. Vediamo insieme i valori nutrizionali, proprietà, l’anguria nella dieta e alcune ricette che riguardano questo fantastico frutto.

I VALORI NUTRIZIONALI DELL’ANGURIA

L’anguria rientra nella categoria degli alimenti più dissetanti e rinfrescanti in assoluto: infatti è costituita da oltre il 93% di acqua, e fornisce pochissime calorie (solo 16 per 100 grammi di prodotto, ancor meno rispetto al melone). Nell’anguria si contano all’incirca 3,7 grammi di zuccheri per etto di frutto, 0,4 di proteine e 0,2 di fibre.

L’anguria è fonte di vitamine antiossidanti (A e C), vitamine del gruppo B (B6) e sali minerali, in particolare potassio, fosforo e magnesio (rispettivamente, 112, 11 e 10 mg/100g di prodotto).

anguria-italia

PROPRIETÀ DELL’ANGURIA

– Data la grande quantità d’acqua presente in questo frutto, si potrà tranquillamente immaginare l’immensa proprietà depurativa che ha questo ottimo prodotto: infatti per alcuni popoli Africani, i beciuani, il frutto viene esaltato persino come sacro e purificatore.

– L’attività depurativa dell’anguria è direttamente correlata a quella diuretica: stimolando la diuresi, nell’organismo viene infatti favorita l’eliminazione delle scorie in eccesso.

– I sali minerali e vitamine presenti nell’anguria rappresenta un utile rimedio naturale contro stati di stanchezza, affaticamento fisico e stress, tipici dei mesi estivi, dati dal caldo e dall’afa. Questi ultimi possono infatti causare alterazione della pressione osmotica, ritenzione idrica, eccitabilità neuromuscolare e lievi alterazioni della ritmicità del cuore: mangiare quotidianamente anguria aiuta molto.

– Grazie alle vitamine, sostanze antiossidanti e carotenoidi, l’anguria rientra tra i frutti studiati dalla ricerca in questi ultimi anni è uno dei cibi consigliati anche per prevenzione dei tumori

– Ultimo ma non meno importante: l’anguria va mangiata lontano dai pasti, perché rallenta molto la digestione: dà sempre un senso di sazietà ed infatti è considerato un ottimo rimedio per chi non riesce a controllare la fame, tenendo a mangiare troppo, rispetto a quanto dovuto

anguria-dieta

L’ANGURIA NELLE DIETE

L’anguria essendo un frutto composto dal’93% di acqua, è un frutto molto consigliato nelle diete: aiuta l’idratazione costante e la rimozione della cellulite: aiuta infatti a depurare il corpo e a eliminare tutti i liquidi in eccesso.

L’anguria è molto consigliata nelle diete ipocaloriche, ma sconsigliata per chi è diabetico, a causa dell’alto valore di zuccheri presente.

Tra tutti i frutti, d’estate è uno dei migliori a causa del caldo, ma rimane sempre un frutto: come tale va consumato a colazione e come spuntino. Subito dopo i pasti è altamente sconsigliato, perché rallenta il transito del cibo attraverso il tratto gastrointestinale: questo dà origine a dei processi di fermentazione e crea un accumulo di gas nell’intestino con conseguente sensazione di gonfiore.

Detto ciò, Dateci dentro con la nostra anguria!

Ricette salate con l’anguria

Chi l’ha detto che con l’anguria si possono fare solo ricette dolci? Ecco una bellissima e freschissima proposta del Contadino: penne con quartirolo lombardo e anguria! Infatti l’anguria è ottima mescolata con pomodori, cetrioli e ad ogni genere di insalata verde e croccante, come tenera lattuga o rucola piccante, che crea un bel gioco di sapori. Il cocomero infatti è anche ottimo con i formaggi, ancor più se se ne fa una composta, una sorta di chutney con cipolla rossa, zucchero, aceto e grani di senape. Qualcosa di più fresco? Sperimentate una caprese di bufala dove il rosso siano fettine sottili di cocomero e il verde il classico basilico, che con la frutta va sempre a nozze. Di ricette ce ne sono tantissime, vediamone alcune!

Penne rigate di Gragnano con quartirolo Lombardo e anguria Dumara

Ingredienti:

Procedimento:

  1. Come prima cosa mettete a bollire l’acqua per la pasta.
  2. Tagliate l’anguria a cubetti poi mettetela da parte. In una padella fate scaldare l’olio extravergine di oliva insieme all’aglio.
  3. Tagliate anche il quartirolo, mettetelo nella padella, fatelo soffriggere qualche minuto, togliete l’aglio e aggiungete l’anguria.
  4. Fate cuocere circa 5 minuti, aggiungete sale, pepe, origano e rosmarino, poi spegnete il fuoco.
  5. Nel frattempo cuocete la pasta e scolatela poi nella padella per farla saltare con l’anguria.
  6. Le vostre penne quartirolo e anguria sono pronte!

Insalata di anguria, melone, pomodori e burrata condita con aceto balsamico

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Ingredienti

PROCEDIMENTO

  1. Private il melone e l’anguria dei semi e della scorza, tagliate la polpa a fette.
  2. Tagliate i pomodorini a pezzetti, la cipolla a fettine.
  3. Accomodate i pomodori, il melone, l’anguria, la cipolla e le burratine nei piatti e condite con le perle d’olio, d’aceto, fleur de sel e pepe.
  4. Guarnite con le foglie di basilico e servite.

Anguria Dumara alla griglia

anguria-ricette-salate

Ingredienti

Procedimento

  1. Sbucciate le fette di anguria, fate scaldare una bistecchiera e grigliatele per 1 minuto per lato
  2. L’anguria alla griglia è pronta, aggiungete caprino e basilico, condite con sale, olio e pepe e servite.

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Insalata di riso, salmone e zucchine: ricetta deliziosa con zucchine

Le zucchine sono uno degli ortaggi più amati da tutti: dai più piccoli ai più grandi. In realtà le zucchine appartengono alla famiglia delle Cucurbitaceae, i cui frutti vengono utilizzati da “immaturi”. Le zucchine vennero importate in Europa nel 1500, dopo la scoperta dell’America. Da lì sono nate tante varietà come le simpaticissime zucchine trombetta, le zucchine tonde, bianche e gialle.

Le nostre zucchine provengono un po’ da tutta Italia, infatti le regioni dove viene maggiormente coltivata questa dolcissima verdura sono la Puglia, la Sicilia e la zona dell’Agropontino, che per noi rimane la migliore. Ricordiamo però che tendenzialmente le zucchine vengono prodotte in quasi tutto il centro-sud Italia.

Vediamo insieme una deliziosa ricetta estiva adatta per un pic-nic in spiaggia, come schiscetta da lavoro oppure per un pranzo estivo insieme a tanti amici: insalata di riso con salmone e zucchine.

Ingredienti ricetta

(per 4 persone)

Procedura per insalata di riso con zucchine e salmone

  1. Per prima cosa fate bollire il riso in acqua salata per circa 15 minuti, assaggiatelo e tenetelo piuttosto al dente perchè poi lo dovrete far raffreddare naturalmente con solo un filo di olio extravergine di oliva.
  2. Mentre il riso si raffredda scaldate dell’olio in una padella e fate saltare le zucchine tagliate a cubetti. Aggiungete sale e pepe, poi verso fine cottura incorporate anche il prezzemolo tritato.
  3. In un’altra padella aggiungete olio olio extravergine e il rosmarino, quando è bella calda scottate il salmone un paio di minuti per lato e aggiunstate di sale.
  4. Una volta cotto, togliete la pelle e tagliatelo a cubetti.
  5. Ora potete assemblare la vostra insalata di riso, incorporando le zucchine e il salmone al riso bollito e finendo il tutto con un filo di olio extravergine e la scorza di 1 limone.

Buon appetito!

 

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Cosa sono gli agretti: proprietà, come pulirli e cucinarli

Esistono tantissimi nomi per indicare questo ortaggio: barba di frate, barba di cappuccino, barba di Negus o roscani. Dietro tutti questi nomi c’è lo stesso alimento che, nonostante la sua semplicità, svolge un ruolo da protagonista in molte cucine locali. Stiamo parlando di una pianta erbacea con foglie sottili e molto allungate, una consistenza croccante e un sapore acidulo e piccante: un perfetto contorno ai vostri piatti di carne e pesce. Spuntano sui banchi di frutta e verdura in primavera e somigliano all’erba cipollina, ma non sono un erba aromatica.

Agretti o barba di frate: cosa sono e quando si trovano

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II vero nome degli agretti è salsola soda e dietro questo nome si nasconde una pianta appartenente alle Chenopodiaceae, una famiglia di piante erbacee presenti in tutte le regioni temperate e subtropicali del mondo. Nonostante ciò, le tradizioni popolari si sono sbizzarrite nel dare nomi diversi agli agretti, per esempio: in Umbria sono noti anche come riscoli o arescani, in Romagna si chiamano lischi e nelle Marche vengono definiti rospici. In tutto il resto del Paese, a causa della loro forma allungata, gli agretti sono noti anche come barba di frate, barba del Negus e senape dei monaci. Il termine più comune per definire questa pianta, agretti, deriva dal suo sapore acre e acidulo.

Si tratta di una pianta dalle piccole dimensioni, ha l’aspetto di un cespuglio e arriva ad una lunghezza massima di 70 centimetri. Le foglie e il fusto sono commestibili e di colorazione verde/rossa. Come anticipato precedentemente, sono una pianta che si consuma principalmente in primavera. Inoltre possiede numerosi sali minerali visto che, essendo una pianta alofita, è in grado di adattarsi agli ambienti marini. Infatti laa si trova principalmente nelle zone costiere ed è molto diffusa nel bacino del Mediterraneo.

Inizialmente questa pianta veniva utilizzata per estrarre la soda, che veniva prodotta dalle ceneri della combustione della stessa. Questo materiale veniva poi usato per produrre il vetro nella capitale del vetro fatto a mano: Murano. La barba di frate è anche l’ortaggio dello Shabbat: la festa ebraica del riposo, celebrata ogni sabato.

Proprietà benefiche e calorie degli agretti

Gli agretti, ricchi di vitamine e Sali minerali, sono un nostro alleato nella battaglia che ogni giorno facciamo per mantenere il nostro organismo in uno stato di benessere. Possiedono un’alta concentrazione di potassio, magnesio, ferro e vitamina B9.

Per 100 grammi di agretti troviamo:

Kcal

17

Ferro

1,2mg

Calcio

131mg

Sodio

14mg

Potassio

606mg

Fosforo

34mg

Zinco

0,2

Vitamina B1

0,03mg

Vitamina B2

0,19mg

Vitamina C

24mg

Folati totali

80mg

Vitamina E

0,7mg

Vitamina A

23,5mg

VitaminaK

2mg

Gli agretti sono utilizzati anche nel trattamento dell’ipertensione e dei suoi effetti. Queste proprietà della barba di frate vengono conferite dai flavonoidi, gli acetofenoni, i cumarinici e gli steroli. Negli ultimi tempi però la ricerca si è principalmente concentrata sui TIQ, perché sembrano avere proprietà importanti: influenzano il sistema nervoso vegetativo, mostrano una potente citotossicità (spesso selettiva) e hanno proprietà antimicrobiche, antimalariche e potenzialmente anti-HIV.

Come pulire gli agretti

Ecco la semplice procedura per pulire i roscani:agretti-barba-di-frate

  1. Con un coltello tagliate la parte bianco/rossa di ciascun agretto e tutte le estremità troppo spesse alla base dei fili sottili.
  2. A questo punto mettete in ammollo gli agretti puliti in una pentola colma di acqua fresca, che dovrete cambiare più volte.
  3. Infine scolateli e asciugateli delicatamente. Ora potete passare direttamente alla cottura in padella, magari con un bel soffritto!

Come cucinare e condire la barba di frate

Gli agretti hanno la meravigliosa caratteristica di essere particolarmente versatili in cucina e perciò possono essere usati come ingredienti per torte salate, sformati, frittate ecc.

Uno modo originale di prepararli, ma che probabilmente piace solo agli amanti dei sapori un po’ più forti, è quello di usarli come condimento per la pasta, abbinandola a formaggi freschi come la feta o a dei pomodorini freschi. Sono inoltre perfetti per condire una semplice, ma sempre apprezzabile, insalata di pollo o magari per guarnire un crostino da antipasto.

La loro preparazione può avvenire bollendoli, cuocendoli al vapore o saltandoli in padella. Oggi ci concentreremo su quest’ultima modalità. Per una cottura semplice, leggera e dalla facile digestione, portate a cottura gli agretti aggiungendo in padella un po’ d’acqua o brodo vegetale. Se non vi piace questa opzione potete sempre mettere uno spicchio d’aglio, un filo d’olio EVO e portarli a cottura così, saltandoli di tanto in tanto e aggiungendo un goccio d’acqua verso fine cottura.

La barba di frate si sposa perfettamente con carni come pollo e tacchino perché ne esalta particolarmente il gusto. Allo stesso tempo può essere un accompagnamento per piatti di pesce (lesso o al forno): con una nota di merito per la coppia salmone-agretti.

Possono anche essere utilizzati per dare un sapore deciso a piatti che magari risulterebbero un po’sciapi: perciò sono adatti a tutte le ricette a cui si vuole dare un sapore più forte.

Infine, per quanto riguarda la conservazione, dovete sapere che sono un ortaggio che deperisce in poco tempo. Potete perciò conservarli in frigo, se freschi, per un massimo di 2-3 giorni e all’interno di un sacchetto per alimenti. Altrimenti, se preferite congelarli, scottateli in acqua (senza sale) per 5 minuti, lasciateli raffreddare e metteteli nel freezer, dove potranno rimanere per un massimo di 3 mesi.

Ricette con barba di frate: frittatine al forno con agretti e caciotta affumicata

Che tu sia a casa in smart working oppure in ufficio, queste frittatine al forno sono la ricetta ideale per la tua pausa pranzo. Si tratta di bocconcini di frittata, arricchiti con agretti e caciotta affumicata, uno spuntino leggero ma pieno di gusto che puoi gustare sia caldo che freddo.

Ingredienti:

  • 6 uova
  • 1 cipolla
  • 200 g di agretti
  • parmigiano
  • 1 caciotta affumicata
  • olio extravergine di oliva
  • sale

Procedimento

Come prima cosa pulite gli agretti tagliando le radici, poi lavateli bene e metteteli da parte. In una padella fate soffriggere la cipolla tagliata fine, insieme all’olio extravergine di oliva. Quando sarà appassita unite gli agretti, salate e chiudete con il coperchio. Dovranno cuocere circa 12 minuti a fuoco moderato.

Intanto in una terrina rompete le uova, salate e aggiungete anche il parmigiano grattugiato. Sbattete bene con una frusta fino a ottenere un composto omogeneo. Prendete degli stampini da forno, adagiate sulla base gli agretti, versate le uova e aggiungete nel centro la scamorza affumicata tagliata a cubetti.

Infornate a 180 gradi per circa 15 minuti, regolatevi in base alla dimensione degli stampi che avete utilizzato.

Ora avete tutte le informazioni per preparare gustosissimi piatti con questo ortaggio che, anche se può risultare un po’ sconosciuto, ha una versatilità e un sapore talmente particolare che può totalmente ribaltare un ricetta che credevate fosse venuta male, perciò provate, sperimentate, divertitevi e…Buon Appetito!!

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