Cime di rapa: come pulirle, cucinarle e conservarle
Ortaggio tipico dell’agricoltura italiana, le cime di rapa non vanno confuse con le foglie di rapa: le prime sono la parte più pregiata, assieme agli steli e ai fiori. Si tratta di una sottospecie botanica, conosciuta col nome sylvestris, della famiglia delle Brassicaceae. Ovviamente le cime di rapa possono differenziarsi in numerose tipologie, ognuna delle quali ha una propria forma, un proprio periodo di semina e un proprio tempo di fioritura.
Stiamo parlando di una tipologia di verdura tipicamente del centro-sud Italia, in quanto predilige un clima caldo: le principali regioni dove viene coltivata sono la Puglia, la Campania, il Lazio e la Toscana, luoghi in cui prende nomi diversi come broccoletti, friarielli e rapini.
In genere vengono messe sul mercato come germogli interi, come infiorescenze o nel peggiore dei casi come foglie senza fiori. Sono di colore verde e dalle dimensioni variabili tra i 15 ed i 100 cm. Un consiglio: acquistate le cime di rapa ben fresche; le foglie e i gambi non devono assolutamente essere flosci e i fiori invece devono essere completamente chiusi.
Come pulire le cime di rapa
Pulire le cime di rapa non è particolarmente difficile ma allo stesso tempo bisogna conoscere alcune particolarità:
- Eliminate i gambi duri e le foglie più grandi, sradicandole con le mani. In seguito selezionate e pulite il fiore a circa 5 centimetri di distanza dal fusto, vicino alle foglie che contengono la cima. Se volete potete anche prelevare le foglie più tenere ma tenetele separate dalle cime perchè hanno tempi di cottura differenti.
- Se decidete di cuocerle subito mettetele in uno scola pasta e sciacquatele con acqua fredda. Durante questo processo fate attenzione a non danneggiare il fiore e a non lasciare nessuno rimasuglio di terra.
Come cucinare le cime di rapa
Esistono diversi modi per cucinare le cime di rapa: lessate, cotte a vapore, stufate o cotte in padella. Sono un ingrediente particolarmente versatile, in quanto il loro sapore pungente si abbina perfettamente a molti alimenti. Sono ottime per condire la pasta o la pizza ma possono essere utilizzate anche come contorno o come un secondo piatto.
Il metodo più facile e che garantisce risultati migliori è quello di lasciarle sbollentare in una pentola piena d’acqua per 10-15 minuti e poi ripassarle in padella, magari abbinate a della carne. Il procedimento è il seguente:
- Selezionate le cimette e le foglie più tenere, lavatele abbondantemente; portate a bollore l’acqua, aggiungete il sale grosso e infine le cime di rapa;
- Una volta bollite, mettete le infiorescenze delle cime di rapa in una padella antiaderente con i bordi alti. Importante: non aggiungete altra acqua, è sufficiente quella che rimane una volta tolte dalla pentola. Accendete il fornello e fate cuocere a fuoco medio per 10 minuti, aggiungete il sale e finite di cuocere per altri 5 minuti.
- In un’altra padella soffriggete uno spicchio d’aglio e un po’ di peperoncino in 2/3 cucchiai di olio extra verdine d’oliva. Una volta dorati, aggiungete le cime di rapa. Aggiungete anche un pizzico di sale, coprite il tutto con un coperchio e fate cuocere per altri 10 minuti.
- Se avete deciso di abbinarci (per esempio) una buona salsiccia di maiale, fatela cuocere in una padella a parte ma finite la cottura nella stessa padella delle cime.
Come conservare le cime di rapa
Le cime di rapa possono essere conservate sia in frigo che in freezer, dipende da quando avete intenzione di consumarle. Se, dopo averle comprate, decidete di non mangiarle subito, non c’è bisogno di lavarle: basta metterle in un sacchetto per alimenti e riporle nello scomparto della frutta e della verdura del vostro frigo, per un massimo di 2-3 giorni. Se vi sono avanzate delle cime di rapa già cotte, potete conservarle allo stesso modo.
Se preferite congelarle nel freezer dovete obbligatoriamente farle sbollentare in acqua salata per circa una decina di minuti, oppure farle al vapore. Una volta scolate e lasciate raffreddare basterà riporle in un sacchetto per alimenti e metterle in freezer. Conservate in questo modo, le cime di rapa vanno poi consumate entro 6 mesi.
Tutte le proprietà e i benefici delle cime di rapa
Le cime di rapa sono alimenti a basso apporto energetico: le poche calorie sono divise tra fruttosio e proteine a basso valore biologico. Sono costituite per il 92% di acqua, per il 3% di proteine, per il 3% di fibra e per il 2% di carboidrati. Inoltre non contengono colesterolo. Tra i sali minerali presenti all’interno spiccano il ferro e il calcio (soprattutto nelle foglie).
Per quanto riguarda le vitamine, le foglie sono ricche di niacina (vitamina B3) mentre i broccoletti presentano maggiori quantità di vitamina A e di vitamina C. Sono inoltre presenti i folati, anche noti con il nome di vitamina B9, particolarmente necessari per le donne incinta.
Vi è solo una controindicazione al consumo di cime di rapa, ovvero il fatto che contengono un’elevata quantità di purine, molecole che chi soffre di ipereucemia o gotta non riesce a metabolizzare in modo corretto.
Un’altra informazione utile è che una volta cotte in acqua le cime di rapa perdono numerosi sali minerali e tutte le vitamine termolabili.
In conclusione, le cime di rapa sono l’alimento perfetto per gli amanti della verdura e del mangiare sano: hanno numerose proprietà benefiche e, grazie al loro sapore intenso e caratteristico, possono essere abbinate alle più svariate tipologie di verdure o, come abbiamo visto prima, di carni. Seguendo i nostri consigli le cime di rapa non avranno più nessun segreto per voi e non avrete più la scusa che la preparazione è troppo difficile! Perciò, come al solito, Buon appetito!
[…] Ortaggio dalle numerose proprietà benefiche, gli agretti sono un alimento protagonista in numerose cucine locali. Grazie alla loro versatilità possono avere numerosi usi in cucina. PrevPrecedenteCime di rapa: come pulirle, cucinarle e conservarle […]
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Complimenti per le spiegazioni